L’assetto
L’importanza dell’assetto e della posizione del cavaliere sulla sella permettono di condurre il cavallo con il minor sforzo ed impedimento possibile. Senza un assetto ed una posizione corretta, il cavallo non risponderà agli ordini e sarà impedito nel suo movimento naturale.
Ogni tipologia di monta richiede un assetto ed una posizione differenti, per raggiungere scopi ed obiettivi che spesso sono diversi l’uno dall’altro: la monta da lavoro (western dei cow-boy o maremmana dei butteri) serviva a stare in sella per molte ore consecutive, su di un cavallo al passo e solo occasionalmente erano necessarie rapidissime puntate al galoppo per recuperare un capo di bestiame; la Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l’obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e cavaliere. La monta sportiva, quella che oggigiorno si definisce inglese, attinge le sue tecniche dalla monta classica Capriliana rielaborandola nel salto ostacoli, nel dressage, e nel completo.
Gli unici mezzi di cui dispone un cavaliere per comunicare la propria volontà al cavallo sono:
- – Aiuti “primari“: assetto, posizione e voce, con i quali il cavaliere suggerisce al cavallo andatura e direzione
- – Aiuti “secondari“: gambe e mani. Con le gambe si gestisce la flessione del costato del cavallo; con le mani si corregge l’equilibrio del cavallo
- – Aiuti “sussidiari“: speroni, frustino ed ogni altro attrezzo (redini tedesche, gogue, chambon, redini fisse, eccetera)
Tecniche di Monta
Si distinguono, principalmente, i seguenti tipi di monta:
- – Maremmana dei butteri maremmani.
- – Americana o Western dei cowboy americani.
- – Vaquera dei gaucho argentini e degli spagnoli.
- – Dressage.
- – Cross Country.
- – Concorso completo.
- – Salto ostacoli.
- – Endurance.
Andatura del cavallo
Si distinguono tre principali andature del cavallo:
- PASSO:
- E’ l’andatura più lenta del cavallo (varia, mediamente, da 5 a 7 km/h). Questo tipo di andatura viene definito simmetrico perché l’appoggio delle due zampe anteriori avviene secondo intervalli di tempo regolari, e basculante perché il cavallo compie un movimento in verticale con il collo per darsi la spinta necessaria a portarsi avanti anche con il resto del corpo.
- TROTTO:
- È un’andatura saltata in due tempi per bipedi diagonali in questa successione: posteriore destro con l’anteriore sinistro (diagonale sinistro), posteriore sinistro con l’anteriore destro (diagonale destro). A questa andatura il cavallo raggiunge una velocità che varia dai 10 ai 55 km/h nelle corse al trotto. Nel trotto battuto il cavaliere si distacca dalla sella alzando e abbassando ritmicamente il bacino. Nel trotto seduto (detto anche trotto di scuola) invece si rimane seduti in sella seguendo il movimento del cavallo con il bacino.
- GALOPPO:
- E’ l’andatura naturale più veloce e si svolge in tre tempi ma vi sono variazioni relative alla velocità da ottenere. Un Purosangue al galoppo può raggiungere, anche se solo per pochi minuti, i 70 km/h.
Esistono poi altre andature:
- CARTER:
- E’ un’andatura in tre tempi la cui velocità è maggiore del trotto e minore del galoppo; il cavallo “guida” con l’anteriore destro quando percorre una circonferenza in senso orario e viceversa.
- TRAFALCO:
- È un’andatura specifica della razza brasiliana Mangalarga. Il cavallo trotta con gli arti anteriori e galoppa con quelli posteriori. Si riscontra anche nei puledri non ancora addestrati.
- AMBIO
- E’ un’andatura in due tempi non basculante. Si contraddistingue per il movimento simultaneo in avanti o indietro degli arti di un lato dell’animale, contrariamente al trotto in cui il cavallo muove i propri assi diagonali.
- TöLT
- E’ una variante dell’ambio in quattro tempi, detta anche ambio veloce. La particolarità di questa andatura è che il cavallo ha sempre almeno uno zoccolo a terra.